sabato 24 maggio 2014

PREVENIRE L’OSTEOPOROSI E I RISCHI CHE NE DERIVANO

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata dalla riduzione del contenuto di calcio e dal deterioramento della struttura dell’osso che non provocano direttamente sintomi o invalidità, ma determinano un aumento della fragilità ossea con conseguente aumentato rischio di  fratture. La massima massa ossea viene raggiunta verso i 25 anni. Successivamente un impoverimento di calcio osseo è fisiologico con l’età ed è accelerato dalla carenza di estrogeni dopo la menopausa.
Da tale considerazione discende direttamente che non esistono provvedimenti “miracolistici” di breve durata per “guarirla”, ma è fondamentale prevenirla adottando interventi di lunga durata su alcuni stili di vita e abitudini alimentari, che possono essere associati in casi specifici a terapie farmacologiche, se e quando il medico le ritiene indicate.

Prendendo ad esempio il rapporto fra osteoporosi e menopausa:
-     L’osteoporosi non è una malattia acuta, che si verifica da un giorno all’altro; in particolare non si diventa osteoporotiche il mese dopo aver saltato una mestruazione!
-     Il progressivo impoverimento osseo può essere ostacolato/rallentato con un adeguato apporto di calcio e vitamina D, una regolare attività fisica ed eventualmente con la terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa e specifiche terapie anti-osteoporotiche solo dopo un’attenta valutazione specialistica.
La gravità dell’osteoporosi dipende sostanzialmente dal bilancio fra due fattori: patrimonio iniziale di calcio osseo e entità/velocità del successivo impoverimento.
Quindi la prevenzione dell’osteoporosi dovrebbe iniziare fin dall’adolescenza.
Diversi fattori predispongono all’insorgenza di osteoporosi: fattori genetici (familiarità e sesso femminile), menopausa precoce, basso peso corporeo, scarsa attività fisica e immobilizzazione protratta, fattori nutrizionali (scarso apporto di calcio, eccessivo consumo di alcolici), carenza di vitamina D, fattori ormonali, utilizzo di alcuni farmaci e il fumo.

Sugli aspetti genetici non è possibile influire, ma sugli altri è possibile fare molto.




-       Chi fosse interessato, può approfondire su
- FEDIOS - Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro
http://www.fedios.org/
- Lega Italiana Osteoporosi
http://www.lios.it/
- AIOS - Associazione Italiana Osteoporosi

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