sabato 19 aprile 2014

INCIDENTI DOMESTICI NEGLI ANZIANI: E’ POSSIBILE LA PREVENZIONE?

Gli incidenti domestici negli anziani rappresentano un serio problema sanitario e sociale. Basti pensare che un terzo (uno su tre) dei soggetti di età superiore ai 65 anni e circa la metà (uno su due) degli ultraottantenni cadono almeno una volta nell'arco di un anno. Circa l’8 per cento degli ultra sessantacinquenni si presentano in Pronto Soccorso per una caduta e la metà di questi vengono ricoverati. Fortunatamente non sempre una caduta comporta gravi conseguenze, ma quando ciò si verifica, oltre alla sofferenza derivante dalle lesioni riportate, viene spesso compromessa l’autosufficienza (parziale/totale – temporanea/permanente) e in alcuni casi drammatici la sopravvivenza.


Secondo dati ISTAT, in Italia occorrono ogni anno circa 8.000 morti per incidenti domestici – per la maggior parte a carico di persone anziane.In Italia occorrono inoltre circa 70.000 fratture di femore ogni anno. Una banale caduta può però provocare altre lesioni molto gravi come: traumi cranici con emorragie intracraniche, lesioni di organi interni e/o altri tipi di frattura ossea. Inoltre una precedente caduta, anche con conseguenze dirette “non gravi”, può innescare una “spirale negativa” (paura di cadere à perdita di autostima à dipendenza) che compromette la piena autosufficienza e può portare all'isolamento dai normali rapporti sociali.

I principali fattori che favoriscono le cadute sono:
      1.       INVECCHIAMENTO: con riduzione dell’efficienza muscolare e difetti dell’equilibrio
     2.   MALATTIE: soprattutto cardiovascolari (sincopi, aritmie, ipotensione, scompenso cardiaco) e     neurologiche, spesso su base vascolare, ma anche di altro tipo come ad esempio il m. di Parkinson.
      3.     AMBIENTE DOMESTICO non adatto e pertanto “NON AMICO”.
Sono stati individuati una serie di FATTORI DI RISCHIO PERSONALI che elenchiamo in ordine di gravità:
      1.       Debolezza muscolare (facile affaticamento, difficoltà a correggere piccoli squilibri, ecc.)
      2.       Storia di cadute, anche senza conseguenze gravi
      3.       Atassia (difficoltà nella coordinazione dei movimenti)
      4.       Deficit posturali (la difficoltà a mantenere il busto diritto compromette l’equilibrio)
      5.       Uso di ausili (bastoni nei quali si può inciampare o che possono scivolare)
      6.       Deficit visivi (non sempre corretti in misura adeguata)
      7.       Artrosi (dolore articolare che può compromettere l’efficienza motoria)
      8.       Riduzione delle Normali Attività Del Quotidiano
      9.       Depressione
    10.   Demenza
A questi si possono aggiungere (come concause di caduta o di conseguenze gravi) l’assunzione di medicine, come: psicofarmaci, antiipertensivi e/o anticoagulanti.

Il 70% delle cadute avvengono in ambito domestico in una casa che, col mutare delle condizioni fisiche, diviene progressivamente “NON AMICA”. Infatti le PERSONE cambiano mentre la CASA resta come prima.
Le principali situazioni domestiche “a rischio” sono:
Struttura della casa: dislivelli fra le stanze (piccoli scalini interni), percorsi accidentati o ingombrati ad esempio da mobili bassi (sgabelli, tavolini) o fioriere.
Ambiente: illuminazione scarsa con zone buie (molto pericoloso quando si entra in casa il passaggio dalla luminosità esterna ad un corridoio buio), pavimenti scivolosi, presenza di tappeti, mancanza di appigli e corrimano, ecc.

Calzature non idonee (ciabatte).
Ricerche e studi realizzati da esperti del settore dimostrano che una prevenzione è possibile seguendo alcuni CONSIGLI PRATICI per mettere in atto alcuni interventi e accorgimenti semplici.
·           E’ possibile incidere sui fattori di rischio personali:
     1.       AUMENTANDO LA FORZA MUSCOLARE: esercizio fisico adatto al nostro stato di salute; il semplice cammino, aumentando progressivamente la durata fino a 30 minuti al giorno, consente di raddoppiare in 12 settimane la forza muscolare degli estensori del ginocchio (muscoli della coscia).
   2.    PROTEGGENDO L’OSSO con adeguato stile di vita: oltre al movimento, non fumare, non abusare dell’alcool, misurare la vitamina D
·           E’ possibile inoltre intervenire sulla casa per renderla “amica dell’anziano”: gli interventi e gli accorgimenti sono riportati nella sezione del sito: “Decaloghi della salute”  
       Un’indagine condotta da esperti del settore ha dimostrato che:

La casa del 17 % degli intervistati avrebbe avuto bisogno di almeno 5 modifiche
I risultati ottenuti con gli interventi suggeriti sono stati notevoli, superiori agli interventi sui fattori intrinseci (personali) di caduta; ad 1 anno di distanza dalla realizzazione delle modifiche sono infatti stati osservati:
 Ø  Riduzione del 19 % delle cadute
 Ø  Riduzione del 24% delle cadute dannose
 Ø  Riduzione del 19 % di cadute con necessità di intervento medico

Pertanto la risposta alla domanda posta nel titolo è:
SI’, è possibile ridurre in misura significativa il rischio di cadute accidentali nell’ambiente domestico adottando semplici accorgimenti e eseguendo piccoli interventi per rendere la propria casa “più amica”.

-          Tratto da: Convegno “Prevenzione e trattamento degli incidenti domestici” col patrocinio dell’AVIS di Abbiategrasso – 3 aprile 2014.
-          a cura di:  Fondazione Golgi Cenci - dott. Arcangelo Ceretti
                  Movimento Diritti Cittadino Malato Abb.sso – dott. Umberto Comin


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