L’osteoporosi
è una malattia dello scheletro caratterizzata dalla riduzione del contenuto di calcio e dal deterioramento della struttura dell’osso che non
provocano direttamente sintomi o invalidità, ma determinano un aumento della
fragilità ossea con conseguente aumentato rischio di fratture. La massima massa ossea viene raggiunta verso i 25
anni. Successivamente un
impoverimento di calcio osseo è fisiologico con l’età ed è accelerato dalla
carenza di estrogeni dopo la menopausa.
sabato 24 maggio 2014
lunedì 19 maggio 2014
LO STILE DI VITA DEL SOGGETTO IPERTESO: 10 REGOLE D’ORO
Se hai la pressione sistolica sopra i 140 o quella diastolica sopra i
90 è probabile che tu abbia ricevuto una diagnosi di ipertensione.
Ovviamente devi attenerti ai consigli del medico ed alle eventuali terapie
consigliate, ma visto che lo stile di vita ha un ruolo fondamentale nel
trattamento della pressione alta, ci sono accorgimenti che puoi prendere e che
possono ridurre il tuo rischio cardiovascolare, forse evitando o riducendo il
ricorso ai farmaci. Ecco un semplice decalogo:
lunedì 28 aprile 2014
BAMBINI IN CASA : PREVENZIONE da - Cadute -Ustioni -Avvelenamenti-Annegamento-Inalazione Corpo Estraneo
DECALOGO PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI IN CASA DEI BAMBINI.
PREVENZIONE DELLE CADUTE IN CASA DEI BAMBINI-Le cadute, che sono fra le cause principali di invalidità, provocano la metà degli infortuni dei bambini portati al PS. Due su tre cadute con gravi conseguenze sono dall’alto: letto, fasciatolo, scale e giochi.
PREVENZIONE DELLE CADUTE IN CASA DEI BAMBINI-Le cadute, che sono fra le cause principali di invalidità, provocano la metà degli infortuni dei bambini portati al PS. Due su tre cadute con gravi conseguenze sono dall’alto: letto, fasciatolo, scale e giochi.
domenica 27 aprile 2014
GLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI - E’ POSSIBILE LA PREVENZIONE?
“I bambini
di tutto il mondo muoiono inutilmente a causa di infortuni per cui esistono
interventi di provata efficacia.” Margaret Chan, Direttore generale dell'OMS. E ancora: “L’adozione di interventi
efficaci per la prevenzione degli infortuni potrebbe salvare la vita di oltre
un migliaio di bambini al giorno” Ann M. Veneman, Direttore generale
dell’UNICEF
(da: “Rapporto mondiale sulla prevenzione degli infortuni
nei bambini” OMS-UNICEF 2008 - Hanoi).
La denuncia è chiara:
non si fa abbastanza per prevenire gli infortuni
accidentali che possono causare danni anche gravi ai nostri bambini.
sabato 19 aprile 2014
DIECI CONSIGLI PRATICI PER UNA “CASA AMICA” PER L’ANZIANO
Il 70% delle
cadute delle persone anziane avvengono in ambito domestico in una casa che, col
mutare delle condizioni fisiche, diviene progressivamente “NON AMICA”. Infatti le PERSONE cambiano mentre la CASA
resta come prima. Per rendere meno ostile la propria casa bastano a volte banali
accorgimenti e piccole modifiche che possono ridurre del 20% il rischio di
caduta.
INCIDENTI DOMESTICI NEGLI ANZIANI: E’ POSSIBILE LA PREVENZIONE?
Gli incidenti
domestici negli anziani rappresentano un serio problema sanitario e sociale.
Basti pensare che un terzo (uno su tre) dei soggetti di età superiore ai 65
anni e circa la metà (uno su due) degli ultraottantenni cadono almeno una volta
nell'arco di un anno. Circa l’8 per cento degli ultra sessantacinquenni si
presentano in Pronto Soccorso per una caduta e la metà di questi vengono
ricoverati. Fortunatamente non sempre una caduta comporta gravi conseguenze, ma quando ciò si verifica, oltre alla sofferenza derivante dalle lesioni riportate, viene spesso compromessa l’autosufficienza (parziale/totale – temporanea/permanente) e in alcuni casi drammatici la sopravvivenza.
mercoledì 26 marzo 2014
MAMME, ATTENZIONE ALLA “EPIDEMIA DOLCE”.
I nostri bambini assumono fin dal
primo anno di vita troppi zuccheri con il rischio di quella che i pediatri
chiamano: “epidemia dolce”. Si rischia cioè di creare
una intera generazione predisposta a obesità, diabete e carie dentarie. Lo ha evidenziato lo studio Nutrintake,
condotto dal Prof. Gianvincenzo Zuccotti (Direttore Clinica Pediatrica L.
Sacco di Milano, Università degli Studi di Milano) e realizzato su un campione
di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi.
Iscriviti a:
Post (Atom)