I nostri bambini assumono fin dal
primo anno di vita troppi zuccheri con il rischio di quella che i pediatri
chiamano: “epidemia dolce”. Si rischia cioè di creare
una intera generazione predisposta a obesità, diabete e carie dentarie. Lo ha evidenziato lo studio Nutrintake,
condotto dal Prof. Gianvincenzo Zuccotti (Direttore Clinica Pediatrica L.
Sacco di Milano, Università degli Studi di Milano) e realizzato su un campione
di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi.
Gli zuccheri
(carboidrati) sono una componente essenziale della dieta a tutte le età e
quindi anche nei primi anni di vita. Gradire e preferire il “sapore dolce” è
una tendenza innata, ma l’aggiunta in eccesso di zuccheri “semplici” a rapido
assorbimento, come il saccarosio (il comune zucchero in polvere) o il fruttosio
(presente in molte bevande dolci), contribuisce ad influenzare le preferenze
alimentari per tutta la vita. Ed è proprio con gli zuccheri semplici, aggiunti
agli alimenti, che si esagera con i nostri bambini. Diversa e utile è invece l’assunzione
di alimenti naturalmente dolci, come la frutta, che contengono “zuccheri buoni”
e che portano con sé altre importanti
sostanze quali fibre, vitamine, minerali ecc… con un valore nutritivo ben
superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto.
Il Prof. Claudio Maffeis, Professore
Associato di Pediatria all’Università di Verona, ha individuato le “dolci debolezze” più comuni (le Top 5)
delle mamme italiane e suggerisce come correggere gli errori nelle abitudini
alimentari quotidiane.
1.
Una "dolce"
concessione come premio per un comportamento corretto è comune nelle
famiglie italiane; tale comportamento, apparentemente innocuo, è in realtà
diseducativo sul piano delle abitudini alimentari e dovrebbe essere sostituito
con un altro tipo di premio.
2.
Adattare la
dieta del bambino a quella della famiglia, dopo il primo anno di età. L’errore
sta nel ritenere che il bambino sia un "piccolo adulto" e non abbia
più bisogno di un'alimentazione specifica. I pediatri devono educare i genitori
ad adottare per tutta la famiglia nuove e salutari abitudini; ciò spesso comporta
un sano ritorno ai gusti genuini e ad una "limitazione" dagli
zuccheri.
3.
Aggiungere lo
zucchero ritenendo che così facendo alcuni alimenti siano più apprezzati
dal bambino. Si deve invece evitare di aggiungere lo zucchero alla frutta, intingere
il ciuccio nello zucchero o nel miele per farlo accettare dal piccolo. Tali
comportamenti sono dannosi sul processo di dentizione, sulla futura insorgenza
di carie e sullo sviluppo del gusto.
4.
Sottovalutare
l’impatto della nutrizione sul benessere futuro dei nostri bambini. Una
corretta educazione al gusto caratterizzerà le sue scelte anche da adulto, lo
abituerà meglio ai sapori autentici, ad una dieta sana ed equilibrata contribuendo
così ad una vita più sana.
5.
Leggere poco
attentamente le etichette. È importante cercare sull'etichetta la quantità
e il tipo di zuccheri presenti; meglio scegliere, ad esempio nel caso degli
omogeneizzati, quelli in cui gli zuccheri provengano solo dalla frutta senza
ulteriori supplementi.
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Tratto da: quotidianosanità.it del 24 marzo 2014
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http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=20466
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